lunedì 15 giugno 2015

Jacco Gardner - Hypnophobia


















Rieccoci catapultati nel magico mondo psichedelico di Jacco Gardner. Che il giovane autore olandese avesse classe da vendere lo avevamo già intuito qualche anno fa. Ma ciò che forse non avevamo in mente, è che Jacco, al suo secondo atto, avrebbe tirato fuori un disco ancor più bello del precedente. L' autore nativo di Hoogeveen, giunge così alla sua seconda prova a distanza di due anni dall' incantevole "Cabinet of Curiosity". Stando ai fatti, Jacco si pone a tutti gli effetti come uno degli autori più importanti di questi ultimi anni. La conferma arriva da un disco praticamente bellissimo. In "Hypnophobia" convivono trasversalmente ancora una volta lo spirito malinconico di Nick Drake, quello psichedelico di Syd Barrett e quello dinamico dei Beatles. Tutto il disco è un flusso immagnifico di suggestioni sofisticate; un susseguirsi di armonie multiformi e ritmi che esplodono in mille colori. Quello di Gardgner è un songwriting onirico, frizzante. È pop barocco distillato in una sequenza vorticosa di brani ricchi di arrangiamenti esemplari (tamburi, flauto, clarinetto, organo e clavicembalo, optigan, mellotron). Rispetto al disco di esordio le melodie si addolciscono e sembrano trovare più spazio, riuscendo meglio a collocarsi in un quadro sonoro di dissonante meraviglia. Canzoni come Another Day, Finf Your Self, Outside Forever, Hypnophobia sono bellezza assoluta. C'è poi il vortice psichedelico-progressivo di Before The Down che è il momento migliore dell' intera carriera. Da restarne stregati al primo ascolto.

Seducente | 8



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